Sto tornando a scrivere sul blog dopo mesi per raccontare un'esperienza che ho vissuto e che purtroppo sto vivendo a mie spese da circa un anno. Si tratta degli atteggiamenti delle forze dell'ordine (Carabinieri soprattutto, poi Polizia di Stato e Guardia di Finanza) nei miei confronti.
Io sono un ragazzo ventenne che studia scienze politiche a Roma, ma sono originario di Termoli, e quello che voglio raccontarvi avviene proprio qui, in questo piccolo centro sulla costa molisana.
Il fatto è che io sono noto a tutte le forze dell'ordine per il fatto che fumo spinelli e faccio uso di droghe, e da quando (specialmente i Carabinieri) sono a conoscenza di queste mie personali abitudini, la vita mi è stata resa impossibile.
Vengo fermato praticamente ogni volta che vengo visto da un agente, non importa se mi veda per caso o nel corso di una operazione di polizia, appena mi vedono mi vengono chiesti i documenti. Direte che è normale chiedere i documenti ad una persona, si chiama fermo identificativo. Il problema non è la richiesta dei documenti, quanto quello che segue. Ormai posso dire che il 100 % delle volte che mi vengono chiesti i documenti vengo portato in caserma e le forze dell'ordine danno il via a quella che chiamano "operazione di polizia finalizzata alla prevenzione di uso e spaccio di sostanze stupefacenti", operazione che, immancabilmente, comprende la mia deportazione in caserma, l'essere privato di telefono e della possibilità di rivolgermi ad alcun legale o familiare, l'essere spogliato nella caserma stessa, essere deriso dai pubblici ufficiali, e infine una perquisizione a casa. Ci tengo a precisare che in casa mia, nonostante le frequenti e assolutamente ILLEGALI (poichè mai un procuratore ha concesso un mandato di perquisizione nei miei confronti prima che avvenissero le stesse) ispezioni, non è mai stato trovato nulla.
Quello che chiedo è dignità, è rendersi conto che i reati connessi all'uso e allo spaccio di stupefacenti non sono in realtà reati, in quanto se io prendo la decisione di drogarmi, questo importa solo a me e rientra nella mia libertà di decidere cosa fare di me, non influendo in alcun modo la mia condotta sulla vita di altre persone. Inoltre, riguardo al reato di spaccio (faccio un discorso generale riguardo al reato come tale, e dunque come, si presume almeno, una violenza commessa nei confronti di qualcun altro), esso a mio avviso non può essere annoverato tra i casi penalmente punibili, poichè il lavoro dello spacciatore è quello di rispondere alle esigenze di alcune persone che hanno bisogno o voglia di determinate sostanze di cui faranno un uso personale (e dunque rientrante nell'ambito della libertà personale) o che ricadranno (nel caso in cui spacceranno anch'esse) nella stessa definizione di cui sopra.
Il reato punibile penalmente, secondo quella che è la logica umana che nessuna legge potrà mai sostituire, è semplicemente quello che comprende una violenza effettuata in maniera diretta ed intenzionale nei confronti di terze persone contro il volere delle stesse.
Infatti, essendo la definizione di bene e male relativa (vi sono uomini che non temono la morte, e la cercano, altri a cui piace ferirsi, altri che desiderano non ricevere cure mediche nel caso di una grave malattia), per non cadere in una contraddizione logica e per rispettare il più possibile le diversità e le particolarità di ogni singolo individuo, l'unica definizione che possiamo dare del "male" (e dunque di quello che per logica sarebbe un caso da punire penalmente) è quella di una azione effettuata in maniera diretta nei confronti di una terza persona e contro il suo volere.
Naturalmente reati come quello di spaccio decadono se seguiamo questa definizione, una definizione che tende a sminuire l'importanza data alla stabilità sociale dello Stato e a rivalutare l'importanza del singolo individuo, cercando di non asservirlo, addirittura andando a limare le sue libertà personali (come ad esempio il volere di fare di sè stessi ciò che si vuole o di esaudire il desiderio di un'altra persona, nel caso si parli di spaccio), ai fini superiori che lo Stato si propone di raggiungere.
Attivismo libero
Contro la manipolazione mediatica, contro lo stretto controllo operato dai governi verso i sistemi di informazione, per raccontare, rivelare e scoprire idee e notizie. Hope in freedom, forever.
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martedì 5 marzo 2013
giovedì 4 ottobre 2012
Firma per stoppare il ritorno della Russia all'autocrazia !
Firmando gratis e online questa petizione http://www.avaaz.org/it/free_pussy_riot_free_russia_a/?tdCrzcb (si tratta di un sito che attraverso petizioni online difende i diritti umani ovunque nel mondo) parteciperete anche voi al tentativo di isolare i beni economici e di limitare la libertà di movimento di una ristretta elite russa (la cerchia di dirigenti, politici e manager più vicini a Putin) che sta provando a riportare il paese sostanzialmente alla dittatura. Queste persone hanno contribuito in maniera pesante al passaggio di leggi contro gli omosessuali e contro il dissenso politico in generale. Nel 2009 un avvocato russo (Magnitsky Sergei, famoso per essere un difensore dei diritti umani) è stato lasciato morire in prigione, dopo che aveva svelato un enorme frode fiscale compiuta appunto dai membri di questa elite. Magnitsky, arrestato praticamente senza motivo e lasciato ripetutamente privo di assistenza medica, è morto in prigione dopo 60 giorni di agonia. Diamo voce ai diritti umani!
Fermiamo lo spreco dei soldi nel Lazio
Firmando online questa petizione https://secure.avaaz.org/it/petition/24h_per_azzerare_gli_sprechi_della_politica_nel_Lazio/?bdCrzcb&v=18093 sarete anche voi partecipi del tentativo di fermare lo spreco di denaro pubblico operato nel Lazio dai consiglieri comunali e così via, giriamo il link affinchè si raccolgano più firme possibili, così che la nostra voce venga portata in Regione dal consigliere Berardo !
domenica 29 aprile 2012
Questo sito vi permette di guadagnare soldi online rispondendo ad alcuni questionari e cliccando su pubblicità e azioni simili. L'iscrizione è gratuita e c'è un premio di 13 euro di bonus per chi si iscrive, appunto. guadagnerete qualche euro al giorno senza fare assolutamente nulla, fidatevi! provate, non costa nulla e anzi vi farà guadagnare. appena arrivati a 60 euro basterà scaricarli su postepay o carta di credito o carta prepagata e il denaro sarà vostro, io già l'ho fatto :) per iscrivervi basta cliccare qui http://www.fidelityhouse.eu/index.php?code=yagilegaluba&referral=4 e inserire i vostri dati (nome cognome sesso e residenza). Buona fortuna anche a voi con questo sito, se avete dubbi o problemi non esitate a chiedere ;)
martedì 28 febbraio 2012
Drogarsi è un diritto
Fin dall'alba dei tempi gli esseri umani hanno assunto sostanze (dette oggi stupefacenti) in grado di modificare la loro percezione della realtà, sballandoli e alterando i loro sensi. Ma da qualche tempo le società umane createsi dall'Ottocento in poi hanno iniziato una furiosa lotta contro tali elementi, considerandoli un pericolo per la sopravvivenza della società.
Qual è il problema del proibizionismo? Il problema è che è assurdo perseguire un reato in seguito al quale non vi è danno alcuno a nessuna persona, almeno che non sia provocato volontariamente dalla stessa.
Infatti una persona che fa uso di stupefacenti di qualsiasi tipo ormai viene perseguita legalmente per il solo utilizzo personale della sostanza (drogarsi in Italia non è più un diritto, lo dice la legge Fini-Giovanardi, la stessa che prevede la criminalizzazione di centinaia di sostanze considerate "droghe", anche le più incredibili e impensabili, come prodotti chimici, fertilizzanti, medicine, ma non l'alcool).
Boh.
Comunque secondo questa legge chi si droga è un criminale e fare uso di cannabis (nessuna dipendenza fisica, danni meno gravi di nicotina, caffeina e alcool, effetti benefici sulle cellule cancerose) (http://it.wikipedia.org/wiki/Cannabis#Propriet.C3.A0_farmacologiche) è addirittura considerato identico di fronte alla legge dell'uso di droghe pesanti come cocaina o eroina.
Eppure la legge non dovrebbe avere il diritto di invadere il libero arbitrio delle persone.
Gli individui devono essere liberi di scegliere cosa è meglio per il loro corpo, perchè la libertà di una persona finisce dove inizia quella altrui, e chi si droga non viola la libertà di nessuno.
Anche il reato di spaccio non rappresenta che una ingiustizia dal punto di vista etico: uno spacciatore consegna merce (anche potenzialmente dannosa) ad una persona che spontaneamente gliela chiede.
Il problema è che se venissero legalizzate tutte le droghe e il loro commercio la società collasserebbe, poichè un numero particolarmente elevato di persone si disinteresserebbe dei problemi della quotidianità e del corretto funzionamento della società stessa. Almeno questo è quello che dicono i difensori del proibizionismo, altrimenti non vi sarebbe alcun motivo di vietare tali sostanze.
L'unico motivo plausibile è che dopo la società collasserebbe (e non in seguito a crimini o cose varie, perchè tra tutte le droghe illegali solo la cocaina, assieme all'alcool (completamente legale...) è stata riconosciuta come una "costante" in episodi violenti causati da stupefacenti).
In effetti tutte le altre droghe tendono a rilassare l'individuo o a farlo estraniare dalla realtà, rendendolo pressochè innocuo, e questo è un dato scientifico (vedi ketamina, eroina, cannabis, LSD, funghi allucinogeni), oppure al limite migliorare le sue prestazioni fisiche (ecstasy, metanfetamine).
Dunque la "scusante" per proibire le droghe è salvare la società, l'ordine, la sicurezza.
Come al solito ci perde la creatività, l'uomo libero, il libero arbitrio.
Ma vale questo sacrificio?
Se solo si riuscisse a trovare un compromesso e vivere in una società dove le droghe sono legali (almeno l'uso personale). C'è chi dice di no, eppure vi è uno Stato europeo, la Repubblica Ceca, dove tutte le sostanze stupefacenti sono legali entro un certo limite, la libertà individuale è tutelata, i sistemi della polizia sono migliori, e la società non è collassata.
O anche, per quanto riguarda la cannabis, i Paesi Bassi.
Ecco la lista delle sostanze il cui possesso è legale in Repubblica Ceca:
15 grammi di marijuana
5 grammi di hascisch
2 grammi di metanfetamine
1 grammo di cocaina
4 pasticche di ecstasy
1,5 grammi di eroina
lunedì 19 dicembre 2011
Mia email a primonumero
Ah ma allora siete pure convinti che l'ho disegnato io quel coso? ingrandisci l'immagine e distingui il colore della mia bomboletta e la posizione della mia mano e vedrai che sto usando il bianco per scriverci affianco. inoltre quell'immagine stava sul muro da prima della giornata creativa. poi perchè continui a scrivere falsità sul sito? io non ti ho minacciata e nemmeno offesa, con te non ho usato parolacce, ho solo detto che il tuo lavoro non lo sai fare. e poi l'arte è soggettiva, dato da che tu non eri a conoscenza della presenza del laboratorio perchè non ti sei informata prima? e poi scusa anche se io avessi disegnato quel coso perchè hai pubblicato la foto? poi tu nell'articolo dici che io mi arrabbio anche se facevo una cosa lecita...ma io mi arrabbio perchè tu non sai fare il tuo lavoro! tu non hai controllato niente, hai preso articolo e foto ( senza nemmeno guardarla evidentemente...) e le hai postate. te ne sei fregata di me, delle mie ragioni. questo non è professionale, anzi non è giusto. ma la cosa peggiore è che mi chiami fascista quando forse sai pure che a me questo fa più male di una coltellata. mi sembra di parlare con un bambino, ti rendi conto che stai sbagliando almeno? non credi che uno scusa sia più che dovuto?!
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domenica 18 dicembre 2011
Primonumero insiste nella figura di merda
Dai ci hanno provato. Mi sto sentendo adesso per email con la redazione di primonumero e più ci parlo più sono deluso. Mi continuano a chiamare "fascista" nonostante le mie evidenti preferenze politiche, e ora sono giunti davvero al punto forse più basso di tutti...questo è il pezzo di una mia mail mandata a loro: "quando si sbaglia e si commette un errore è bene chiedere scusa. se non intendi farlo non stai agendo in maniera civile e io mi comporterò di conseguenza, mi sembra più che legittimo."
Ebbene la redazione di primonumero non ha tardato a informarmi che diffonderà la notizia che io scrivo minacce nelle mie mail. Invano ho provato a spiegare che questa frase non è una minaccia, bensì un invito ad assumere un comportamento più professionale da parte loro, pena il mio tentativo di rivolgermi alle forze dell'ordine e procedere dunque alla querela per diffamazione e calunnie. Tuttora la redazione non mi ha risposto e si è chiusa in un silenzio a mio dire molto eloquente...
Credo che a questo punto possiamo dire che la situazione ha toccato il fondo.
Ebbene la redazione di primonumero non ha tardato a informarmi che diffonderà la notizia che io scrivo minacce nelle mie mail. Invano ho provato a spiegare che questa frase non è una minaccia, bensì un invito ad assumere un comportamento più professionale da parte loro, pena il mio tentativo di rivolgermi alle forze dell'ordine e procedere dunque alla querela per diffamazione e calunnie. Tuttora la redazione non mi ha risposto e si è chiusa in un silenzio a mio dire molto eloquente...
Credo che a questo punto possiamo dire che la situazione ha toccato il fondo.
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