La Corte Costituzionale della Corea del Sud ha negato poche ore fa il diritto dei cittadini di sottrarsi all'obbligo militare se sono "obiettori di coscienza".
In pratica questa sentenza non permette a chi ha un ideale di fondamento che è contro la guerra di evitare di combattere. In questo modo anche coloro che si professano pacifisti o che sono inorriditi dalla violenza saranno costretti a svolgere la leva militare, secondo un principio che cozza inevitabilmente con le libertà di pensiero, opinione ed espressione dei cittadini.
In pratica vengono eliminati i diritti di pensiero dei coreani, e siamo nel 2011, ho detto tutto.
Attualmente centinaia di obiettori di coscienza si trovano in prigione o in stato di fermo, e altri migliaia andranno a rimpolpare le carceri coreane se non agiamo subito.
Ci tengo a precisare che la situazione è tanto più grave in quanto la Corea del Sud è uno stato di stampo capitalista e filo-occidentale, ma che si sta invece comportando in "stile" Russia o Cina, seguendo una politica che allontana il governo dai suoi cittadini e che mira ad eliminare il diritto di espressione degli stessi.
Grave, molto grave, e si deve rispondere in maniera forte.
Vi terrò informati sugli sviluppi della vicenda.
Contro la manipolazione mediatica, contro lo stretto controllo operato dai governi verso i sistemi di informazione, per raccontare, rivelare e scoprire idee e notizie. Hope in freedom, forever.
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martedì 6 settembre 2011
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