sabato 30 aprile 2011

Siria: assalto dell'esercito

L'esercito siriano ha assaltato circa 1 ora fa la citta di Deraa con truppe terrestri e artiglieria pesante, tra cui carri armati.
Testimoni oculari parlano di 20 carri entrati nella città durante il mattino e poi posizionatisi in punti strategici durante le prime ore del pomeriggio. Alle ore 15 circa i primi spari, non solo dei carri e delle truppe, ma anche di cecchini posizionati sui tetti circostanti la moschea di Omari. Le vittime sono tutte civili, tra cui donne e bambini, e non è stata colpita solo la moschea, ma tutta la città. Ormai la situazione è divenuta insostenibile, militari e poliziotti stanno occupando check point per colpire più facilmente i civili e disperderne le folle.
http://english.aljazeera.net/news/middleeast/2011/04/20114309234489989.html
Qui la notizia in inglese, ancora impossibile trovarla in italiano.

Gheddafi: porteremo la guerra in Italia

Muammar Gheddafi ha parlato pochi minuti fa alla nazione dichiarando senza mezzi termini di voler portare la guerra sul territorio italiano, in seguito al tradimento di Berlusconi nei suoi confronti.
Il pericolo di un'invasione è reale, soprattutto perchè i razzi libici hanno una gittata ben più che capace di colpire la Sicilia, oltre ad un numero di forze terrestri infinitamente più grande di quello italiano.
Qui la notizia come riportata dall' Ansa http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/04/30/visualizza_new.html_895795874.html

venerdì 29 aprile 2011

Fermiamo l'UE sulle erbe medicinali

Firmiamo tutti qui http://www.avaaz.org/it/eu_herbal_medicine_ban/?rc=fb per dire NO alla decisione dell'UE di bandire le erbe medicinali. Diciamo NO alle lobby farmaceutiche e al loro strapotere! Facciamoci sentire, arriviamo a 1 milione di firme in 2 giorni, dimostriamo che ci siamo!

Spari sulla folla in Siria: ecco il video

http://www.ansa.it/web/notizie/videogallery/mondo/2011/04/23/visualizza_new.html_897878333.html
Disumano.
10 morti, innocenti, civili, donne e bambini.
Possiamo solo citare Arrigoni: stay human.

Nuove manifestazioni in Siria

Venerdì di protesta per la Siria. Vi sono state manifestazioni in almeno 34 città del paese, tra cui tutte le più importanti, e testimoni oculari parlano di almeno altre 30 persone uccise dal regime che spara sulla folla.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/04/22/visualizza_new.html_895943780.html
Intanto l'ONU condanna duramente le azioni del governo siriano e si prepara a forti sanzioni, mentre nella riunione di oggi tra le principali forze del pianeta si è deciso di intervenire direttamente sul territorio, con task force e commissioni per verificare la presenza o meno di abusi sui civili.
Secondo stime non ufficiali tra gli 83 cadaveri portati oggi nei vari obitori del paese ci sarebbero almeno 25 corpi di donne e bambini, sparati dai soldati del regime.
Cresce naturalmente la paura per quello che potrà succedere, soprattutto perchè crescono le voci che parlano di stupri effettuati dai soldati, sull' onda della tattica messa in atto da Gheddafi.

Fuga dalla Siria

Tra oggi e ieri circa 3000 persone sono fuggite dalla Siria verso il Libano.
Sono soprattutto donne e bambini, e parlano di bombe e carri armati al di là della frontiera. Intanto sale a 30 il numero dei deputati del partito Baath, quello al governo, che si sono dimessi in queste tragiche ore.
Per le strade si spara sui manifestanti, ormai si è sull'orlo di una guerra civile.
E l'ONU continua i preparativi per un tavolo su cui discutere di sanzioni, ormai probabilmente pesantissime, contro il governo siriano.

UE boccia reato di clandestinità

L' UE ha bocciato il reato di clandestinità in Italia giudicandolo immorale e irrispettoso dei diritti fondamentali dell'uomo dopo aver preso in esame il caso di un algerino condannato ad un anno di reclusione a Trento per non aver lasciato il Paese dopo la scadenza del visto.
Naturalmente Maroni, così come la Lega intera, è rimasto molto amareggiato da questa palese e sonora sconfitta   oltre che figuraccia dinanzi all' Europa intera (forse mondo?), incapace di comprendere cosa vi possa mai essere di male nel cacciare dal proprio Stato un essere umano fuggito da guerra, povertà e abusi di ogni tipo.
Perchè ciò che nessuno al governo è capace di chiedersi è: ci dovrà essere o no un motivo per cui queste persone abbandonano senza guardarsi indietro il Paese in cui sono nate e cresciute?
Ma la Lega, che sarebbe capace persino di cacciare dall' Italia tutti i meridionali, figuriamoci se si pone questioni come queste.

mercoledì 27 aprile 2011

453 vittime in Siria

Sono 453 le vittime finora in Siria uccise da polizia e esercito in seguito alla repressione effettuata dal governo contro i manifestanti che invadono le piazze del paese.
L' Ondus, osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, dichiara di avere alla mano i nomi di tutte le vittime di questo massacro.
Intanto l'UE e l' ONU decidono di prendere sanzioni contro il paese in questione, sempre e comunque appoggiato da tutti gli Stati arabi ancora sotto una forma di dittatura.
Ancora una volta ci troviamo di fronte al mancato rispetto dei diritti umani in un paese dove anche respirare è un rischio e le libertà sono qualcosa di impossibile da avere.

Obama mostra certificato di nascita

Oggi Obama ha reso pubblico il suo certificato di nascita come mossa definitiva per rispondere alle accuse degli estremisti repubblicani "birthers", un gruppo che sostiene che il Presidente degli Stati Uniti sia nato in Kenya e non alle Hawaii.
In questo modo Obama elimina completamente un pensiero frutto dell'antico razzismo americano e ormai (speriamo) isolato nella moderna società americana.
Qui l'articolo riportato dall'Ansa http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/04/27/visualizza_new.html_896895172.html

Scuole di sinistra? Cazzate, ma sarebbe una società migliore

Scuole e insegnanti di sinistra, che insegnano agli studenti valori sbagliati e contrari a quelli su cui si fonda la nostra Repubblica, o per meglio dire, il nostro caro governo.
Non è vero, perchè sì la scuola è stata sempre fortemente politicizzata e per quanto riguarda le università sempre di più verso un orientamento filo-sinistroide, ma negli ambienti minori dell' apparato scolastico, soprattutto nei licei e soprattutto nelle zone lontane da quelle definite "rosse", gli insegnanti e gli studenti stessi, in alcuni casi, sono le peggiori vittime di un conformismo spietato che allontana sempre di più dagli ideali di un' ipotetica sinistra.
Certo, perchè altrimenti sarebbe una società migliore la nostra.
Invece vi è appunto nel corpo docenti, soprattutto in quelli della vecchia guardia, una mentalità gretta e ristretta che porta, ad esempio, a pensare ancora che gli adulti debbano avere sempre ragione, che abbiano più diritti e dignità degli studenti, e lo dico sull'onda di un sondaggio effettuato in alcuni licei italiani.
Insomma, caro Presidente, ancora una volta te ne sei uscito con una delle tue, e ancora una volta sei riuscito nel magnifico scopo di ledere una istituzione tanto antica quanto importante, oltretutto sparlando come tuo solito.
Grazie, Presidente, per aver sparato altre cazzate.

venerdì 22 aprile 2011

Palestina e ancora Palestina

Siamo in una fattoria nella striscia di Gaza, in una zona martoriata dalla guerra ma in cui la famiglia di cui sto per parlare non aveva ancora ricevuto, in 40 anni, quasi alcun danno.
Poi, un giorno, un carro armato israeliano comincia a sparare contro la fattoria, ferendo due persone e uccidendone una.
La vittima è una donna 33enne madre di cinque figli, che aveva provato con una corsa disperata fuori dall'edificio in cui si trovava di riportare in casa uno dei figli rimasto fuori al momento della sparatoria.
Il testo che segue è tratto dal blog di Arrigoni      Per tutto il tempo della nostra visita di condoglianze il piccolo Nader ci chiedeva se sapevamo dove fosse la sua mamma. Nessuno dei familiari ha ancora trovato le parole adatte per spiegare a questa innocente creatura l’aberrazione di un altro massacro.
Ma queste parole realmente esistono?
Restiamo Umani.
Vittorio Arrigoni

Allora chiediamoci un'altra cosa: quanto tempo ancora dovremo aspettare e quante vittime innocenti dovremo piangere prima di entrare in campo a fare qualcosa per fermare questo massacro?

...
 Per fare qualcosa o essere semplicemente più informati vi prego di guardare qui http://palsolidarity.org/

Giornalista prigioniero di Gheddafi

Sale la tensione per Kamel Al-Tallou, cittadino britannico che lavora come cameraman per Al Jazeera, che è stato catturato alcuni giorni fa dalle forze di Gheddafi e non è stato ancora rilasciato, nonostante la liberazione dei suoi 3 compagni. Il giornalista è sposato e ha tre figli.

Bomba esplode a Karachi, 16 morti

Ieri pomeriggio è esplosa una bomba a Karachi, la città più grande del Pakistan, provocando 16 morti e più di 35 feriti.
L'ordigno, che la polizia crede fosse già sul posto da qualche tempo e innescato a distanza, ha colpito un club presunta sede di illeciti.
Si crede che l'attentato sia stato portato avanti da una delle varie frange paramilitari ed estremiste presenti nella zona, nonostante nessun gruppo abbia ancora rivendicato nulla.
Resta alta la tensione in Pakistan, dove continue lotte tra gang avvengono ogni giorno per le strade.
Ecco la notizia come riportata da Al Jazeera http://english.aljazeera.net/news/asia/2011/04/2011421174354289897.html

Procure e BR: PDL impazzito

Alla fine è successo: qualcuno del pdl, in questo caso Lassini, candidato all'assessorato nella lista della Moratti, ha passato il segno non facendo altro che seguendo alla lettera quello che ha detto il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Eh già, perchè è stato proprio Silvio ad accostare per primo il termine BR con la magistratura, è stato lui a cominciare a criticare un apparato istituzionale indipendente e sancito dalla Costituzione alla quale ci appelliamo sempre con tanto fervore solamente per il fatto che era indagato.
Eppure qualcosa inizia a cambiare, perchè adesso l'opinione pubblica non potrà che criticare duramente un qualsiasi altro intervento del Presidente contro la magistratura, dopo ciò che è successo a Milano.
Ma come al solito nei guai non ci va Berlusconi, più che altro abbiamo notato che ci finiscono i suoi compagni, prima Mills, poi Dell'Utri, ora Lassini, ma lui mai...per adesso.
E intanto tra una legge qui e una là, saltano 4 processi. E non è che il resto del mondo non l'abbia notato: la TV tedesca, argentina e spagnola ci ha dato dentro di brutto con la satira sul bunga-bunga e le leggi ad personam. Ma tanto noi siamo italiani, che ci importa? Facciamoli parlare gli stranieri, ci pensiamo noi a governare per bene il nostro Paese. E come lo governiamo bene, o no?

giovedì 21 aprile 2011

Clochard picchiato a morte dalla polizia

Il pm ha chiesto 12 anni per i due agenti della polfer (polizia ferroviaria) che il 6 settembre 2008 hanno portato in caserma un barbone per picchiarlo a sangue, fino a rompergli la milza e ucciderlo.
I poliziotti hanno poi fatto finta di niente scrivendo sul verbale che il clochard aveva avuto un malore e quindi era morto per circostanze sconosciute.
In seguito a questi atti di falso e calunnia da parte degli agenti indagati il pm ha chiesto che alla corte d'Assise non vengano riconosciute attenuanti per gli assassini.
Ci troviamo come al solito di fronte ad un altro atto orribile e meschino da parte delle forze dell'ordine, che continuano da sempre ad abusare del loro potere per approfittare dei più deboli. Inutile ribadire che cose simili a questa sono accadute nella caserma di Bolzaneto durante i Fatti di Genova 2001, quando i carabinieri picchiarono, minacciarono e insultarono circa 350 persone prese a caso dalle folle che fuggivano da piazza Alimonda, dove un altro carabiniere aveva sparato in faccia a un ragazzo, uccidendolo.
Il ragazzo aveva 22 anni, e si chiamava Carlo Giuliani.

Agire per la Palestina

Si, è la nuova parola d'ordine dell'attivismo politico e pacifico nel mondo.
Sì, perchè il popolo palestinese non ha una terra, non ha agricoltura, industrie, e vive solo con gli aiuti umanitari.
Sì, perchè è vero che vi sono gruppi estremisti violenti e jihadisti, ma vi sono anche poveri contadini che non possono coltivare la loro terra per paura degli spari e dei raid israeliani.
Sì, perché c'è gente, e Vittorio Arrigoni è solo l'ultimo, che è morta per questa causa solamente perché provava a cambiare qualcosa.
Ognuno di noi nel suo piccolo può agire...leggete qui per maggiori informazioni http://palsolidarity.org/ si tratta del sito dell' International solidarity movement, una associazione nonviolenta che organizza aiuti umanitari, forzatura dei blocchi commerciali imposti da Israele, ricostruzione di infrastrutture e diffusione di notizie.
Tutto per cercare di dare una mano ai profughi che vivono nel territorio della striscia di Gaza, padroni di niente, vittime di tutti.

mercoledì 20 aprile 2011

Costa d'Avorio in subbuglio

Giorni di violenza questi per la Costa d'Avorio, dove le forze del presidente in carica Ouattara fronteggiano quelle del presidente uscente Gbagbo in scontri a fuoco non lontano dalla capitale economica della regione, Abidjan.
Oggi dalle 4 del mattino nelle zone a nord della città vi sono state esplosioni e colpi di armi automatiche, mentre il primo ministro proprio ieri ha tenuto il primo consiglio del governo, in un clima teso al limite.
Ancora una volta da tenere sotto controllo il comportamento francese nella zona.

La notizia originale, in inglese, la trovate qui http://english.aljazeera.net/news/africa/2011/04/2011420135714403635.html

martedì 19 aprile 2011

Arrigoni, così finisce la storia

Finisce dunque così la vicenda di Vittorio Arrigoni, scrittore, difensore dei diritti umani e blogger italiano, schierato da sempre dalla parte dei Palestinesi, reputato da Israele il nemico pubblico dello Stato numero 1.
Finisce con la morte di due dei suoi tre sequestratori, e la cattura del terzo, che ha lottato fino alla fine per salvarsi.
Resta un mistero il perchè dei palestinesi abbiano deciso di uccidere un loro amico, tanto è vero che si sono susseguite per queste due giornate ovunque in Palestina manifestazioni solidali alla causa del blogger italiano.
Eppure, Vittorio, la tua morte non ci toglie neppure un briciolo di forza, semmai ce ne dà ancora, perchè ora sappiamo che lotteremo anche per te per quegli ideali così puri come solo i diritti umani lo sono.

Trovati gli assassini di Arrigoni

Sono stati trovati oggi i tre uccisori di Vittorio Arrigoni, lo scrittore, blogger e difensore dei diritti umani italiano, preso in ostaggio e poi ucciso alcuni giorni fa.
Le forze di Hamas hanno scovato gli omicidi rifugiati in un campo profughi poi riconosciuto come il fulcro del movimento Jihadista salafita, asserragliati in una bicocca e pronti a dar battaglia.
A seguito dello scontro a fuoco, solo uno dei rapitori di Arrigoni è sopravvissuto (3 i poliziotti feriti dalla parte di Hamas), ed è stato arrestato.
Il 24 ci sarà l'ultimo saluto a Vittorio.

Le nuove rivoluzioni: supportarle?

Ci troviamo dinanzi a una strana epoca: mentre nei nostri relativamente calmi e tranquilli paesi occidentali ci godiamo la bella vita, con Internet, i sindacati, le università, la libertà di stampa e opinione, vi sono altri luoghi nel mondo (la maggioranza) nei quali la vita è scandita dai ritmi della dittatura e dell'oppressione.
Vi sono Paesi che devono ancora iniziare a lottare per quegli ideali da noi affermatisi nel periodo tra la rivoluzione francese e la fine dell'Ottocento: libertà, fratellanza, uguaglianza.
Ebbene oggi c'è qualcuno che si è svegliato la mattina e ha deciso di cambiare, ha scelto che forse è meglio morire piuttosto che vivere da schiavi, meglio scendere in piazza ed essere sparati che vivere rinchiusi nella propria inetta quotidianità ricca di soprusi e ingiustizie.
Eppure noi occidentali facciamo poco o niente: ci è bastato molto poco per entrare in un conflitto durato anni e costato moltissimi morti in Iraq (ma lì c'era il petrolio...) e adesso che si tratta di difendere vite umane, vite di vecchi, donne, bambini, uomini civili che combattono per gli ideali più puri, ci tiriamo indietro o quasi.
Il nostro unico aiuto a queste popolazioni di ribelli, che passeranno alla storia un giorno, è una timida No-fly-zone imposta a una parte della Libia.
Forse vi dichiarerete contrari alla guerra in linea di principio, ma vi faccio una domanda: si tratta forse di una guerra questa? Non è più simile al difendere in piazza i propri sacri diritti, quelli umani? Il principio è lo stesso. Tutti noi aborriamo la guerra quando questa è dettata dall'odio razziale o da un qualsiasi tornaconto personale, ma in questo caso si tratta di difendere la vita di persone buone, che chiedono solo ciò che noi abbiamo già...
Perciò basta dire che la guerra non si deve fare, perchè in realtà è vero che esistono conflitti buoni e cattivi, e ora ci troviamo dinanzi ad uno che più buono non vi è.
A voi la scelta: andare ad aiutare o lasciarli morire.

lunedì 18 aprile 2011

Uganda: arrestato il leader dell'opposizione

Continua ad utilizzare il pugno di ferro l'Uganda, in cui le proteste sono completamente bandite pena la prigionia. Proprio questo è successo al leader dell'opposizione ugandese Besigye, arrestato per aver tentato di metter su una manifestazione contro il rincaro del cibo e del carburante nel paese.
Assieme a lui catturati dalla polizia anche altri 16 tra manifestanti e oppositori politici, in quello che ormai sembra uno stato dittaturale.

La notizia è ancora introvabile nei siti occidentali, ve la do direttamente da Al Jazeera http://english.aljazeera.net/news/africa/2011/04/201141874445864220.html

Siria: funerali dei ribelli uccisi

Centinaia di persone assistono ai funerali dei protestanti che oggi sono stati sparati dall'esercito siriaco perchè scesi in piazza a manifestare per i loro diritti.
La manifestazione di oggi era nata sull'onda delle proteste cominciate 1 mese fa a Damasco.
Non si sa ancora per quanto tempo i governi corrotti e assolutistici di questi paesi continueranno a scegliere di uccidere le proprie genti piuttosto che accettare il fatto che un popolo ha diritto a un governo giusto ed eletto democraticamente.
Ma un giorno finiranno i proiettili...

Qui la notizia originale, direttamente dal sito di Al Jazeera (ancora non è uscita in italiano) http://english.aljazeera.net/news/middleeast/2011/04/201141813455655509.html

Siria: si spara sulla folla

Sembra impossibile al giorno d'oggi eppure è cosi: proprio oggi molti civili nella città di Homs, in Siria, sono scesi a manifestare sulla scia delle ribellioni nordafricane contro i rispettivi dittatori, e l'esercito ha sparato contro di loro senza pietà, a sangue freddo, uccidendone 8 e disperdendo così la folla di ribelli.

Ecco la notizia originale http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/04/18/visualizza_new.html_900499970.html

Guerra sporca in Libia

La notizia appare oggi sul sito dell'Ansa, ma non è completamente nuova alle orecchie di chi ha seguito con interesse le vicende del conflitto: i soldati di Muammar Gheddafi fanno guerra sporca, con bombe a grappolo (utili per mietere danni soprattutto tra i civili) e stupri.
Addirittura si è sparsa la voce di rifornimenti di Viagra tra le truppe del rais.
Le voci riguardo tale strategia bellica sono comunque state in parte smentite dai rappresentanti del governo provvisorio a Bengasi, che dichiarano che avrebbero saputo di una cosa del genere se la notizia fosse stata fondata.
Intanto la battaglia continua sempre a Misurata, dove oggi sono morti 6 ribelli per il fuoco d'artiglieria di Gheddafi, a più a sud a Brega, dove la situazione è in una fase di stallo.
Nei cieli sempre visibili gli aerei Nato, alla ricerca di postazioni del colonnello tra le dune, operazione resa difficile dal vento che alza polvere del deserto.

Qui potete trovare la notizia completa, direttamente dal sito dell'Ansa http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/02/16/visualizza_new.html_1587570705.html

Attentato kamikaze a Kabul

KABUL - Un kamikaze afghano si e' fatto saltare oggi all'interno del ministero della Difesa a Kabul. Lo riferisce l'agenzia di stampa Pajhwok. A quanto sembra l'attacco e' stato portato da un numero imprecisato di attentatori suicidi. Secondo una prima ricostruzione dell'attacco, il commando talebano e' giunto davanti al ministero della Difesa ed uno dei kamikaze, che vestiva una uniforme dell'esercito, ha azionato l'esplosivo che portava indosso, permettendo ai compagni di infiltrarsi nell'edificio. Tolo Tv assicura che dopo l'esplosione si e' sviluppata una sparatoria fra i talebani armati e i servizi di sicurezza dell'edificio che si trova in una delle zone piu' protette della capitale. In base alle prime frammentarie notizie sarebbe morto il capo della sicurezza del vice ministro della Difesa, mentre il segretario del comandante interarmi delle forze armate afghane sarebbe rimasto ferito. I talebani afghani hanno sostenuto oggi che l'obiettivo dell'attacco kamikaze realizzato a Kabul nel ministero della Difesa era il ministro francese della Difesa, Gerard Longuet. In una rivendicazione del gesto ricevuta dall'agenzia di stampa Afghan Islamic Press (AIP), i talebani hanno sostenuto che il loro obiettivo era il ministro Longuet ed alti ufficiali francesi che si trovavano nell'edificio. Per il momento non e' stato possibile verificare se la delegazione guidata da Longuet, giunto ieri a Kabul per una visita di ''diversi giorni'' fosse effettivamente nel ministero al momento dell'attacco.

domenica 17 aprile 2011

Libia: la vera guerra

http://www.youtube.com/watch?v=LvLsQoqTkEo Eccole le prigioni di Gheddafi, scoperta una proprio nella roccaforte dei ribelli, e chissà quante altre ve ne sono sparse per tutta la Libia.
L'orrore dei campi di concentramento libici spaventa quasi più dei soldati del rais, che intanto, quando non disturbati dagli attacchi NATO, continuano ad avanzare come possiamo vedere dal video sottostante.

Marines: portatori di democrazia?

http://www.youtube.com/watch?v=ZKBoQRRbq_A Video shock che mostra marines americani che uccidono senza pietà bersagli non identificati civili, tra cui donne e bambini, indifesi e con atteggiamenti pacifici.

Acqua pubblica bene comune

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=143264&sez=HOME_INITALIA
ROMA - Manifestazione a Roma per dire "no alla privatizzazione dell'acqua" e sostenere il sì al referendum del 12 e 13 giugno. Alla testa del corteo uno striscione con su scritto: «Due sì per l'acqua bene comune». A sfilare da termini a San Giovanni tanti cittadini, associazioni e politici. Ma anche tanti cartelli e striscioni contro il nucleare e la guerra in Libia. Alla manifestazione secondo gli organizzatori hanno partecipato circa 300mila persone.

Il nucleare in Italia

http://www.youtube.com/watch?v=izSOv0492zo
Il nucleare in Italia, una scelta errata, condannata anni fa da un referendum e che nonostante tutto sta venendo riproposta con forza dal centro destra italiano.
Una scelta che significa rinunciare completamente a un rilancio al futuro, a un investimento a lungo rendere, a energia pulita, al rispetto delle norme del protocollo di Kyoto.
Il pensiero di Grillo è quello di gran parte degli italiani, un pensiero che si oppone alla ricca volontà delle lobby del nucleare, che in questo campo (anche sulla pubblicità e la propaganda) la fanno da padrone, basti guardare lo spot del nucleare messo in onda per una settimana nella televisione nazionale che è stato soppresso in quanto non obiettivo riguardo alla validità delle energie pulite.
Per una lotta contro il nucleare, e a favore di energia pulita e a costo zero, con forti finanziamenti statali, lottiamo a oltranza.

Vittorio Arrigoni uno di noi



http://www.youtube.com/watch?v=SblB2O7AfP4
Vittorio Arrigoni, un pacifista che ha difeso la sua opinione fino alla morte, e il suo omicidio resta un mistero per gli stessi palestinesi, che erano dalla sua parte.
Tutto ciò non fa che aiutarci a capire come ormai la striscia di Gaza sia un territorio incontrollato, dove vi sono bande numerose di nuovi estremisti, che agiscono istintivamente e senza pensare nemmeno ai vantaggi reali che possa portare un'azione ostaggistica.
Quello che i telegiornali e i giornali non ci dicono è che ogni giorno in quei luoghi la guerra continua e che una soluzione non è nemmeno lontanamente visibile all'orizzonte.
Lottiamo sempre come te, Vittorio, la tua vita dedicata alla lotta pacifica e alla difesa a oltranza dei diritti umani non può che insegnarci ad essere migliori.