martedì 6 settembre 2011

In Corea del Sud l'obiezione di coscienza diventa illegale

La Corte Costituzionale della Corea del Sud ha negato poche ore fa il diritto dei cittadini di sottrarsi all'obbligo militare se sono "obiettori di coscienza".
In pratica questa sentenza non permette a chi ha un ideale di fondamento che è contro la guerra di evitare di combattere. In questo modo anche coloro che si professano pacifisti o che sono inorriditi dalla violenza saranno costretti a svolgere la leva militare, secondo un principio che cozza inevitabilmente con le libertà di pensiero, opinione ed espressione dei cittadini.
In pratica vengono eliminati i diritti di pensiero dei coreani, e siamo nel 2011, ho detto tutto.
Attualmente centinaia di obiettori di coscienza si trovano in prigione o in stato di fermo, e altri migliaia andranno a rimpolpare le carceri coreane se non agiamo subito.
Ci tengo a precisare che la situazione è tanto più grave in quanto la Corea del Sud è uno stato di stampo capitalista e filo-occidentale, ma che si sta invece comportando in "stile" Russia o Cina, seguendo una politica che allontana il governo dai suoi cittadini e che mira ad eliminare il diritto di espressione degli stessi.
Grave, molto grave, e si deve rispondere in maniera forte.
Vi terrò informati sugli sviluppi della vicenda.

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