Immaginate una terra lunga 40 km e larga 5, immaginate di riempirla con 1 milione e 400mila uomini, donne e bambini.
Ora immaginate di attaccare con l'esercito più potente del mondo questa terra in cui le persone si spostano ancora con i somari.
Immaginate di dichiarare al mondo di colpire solo obiettivi militari e di uccidere invece 1300 civili, più di 400 bambini, e radere al suolo oltre 20mila case.
Immaginate di attaccare ospedali, moschee, caffè.
Immaginate che i cecchini mirino alla fronte dei bambini, e che vengano usati proiettili al fosforo.
Immaginate di dire al mondo di fare questo come un'azione di autodifesa, e comunque come un qualcosa di giusto.
Forse sbaglio io, ma sembra un genocidio.
Non è un film, è Gaza.
Contro la manipolazione mediatica, contro lo stretto controllo operato dai governi verso i sistemi di informazione, per raccontare, rivelare e scoprire idee e notizie. Hope in freedom, forever.
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lunedì 12 settembre 2011
domenica 11 settembre 2011
Gaza free
Please stop killing civilians. They are dieing and we are just WATCHING. Stop Gaza's tragedy. No others words.
lunedì 9 maggio 2011
Attivisti egiziani organizzano marcia a Gaza
Gli attivisti egiziani stanno organizzando una marcia a Gaza, pacifica, per il 15 maggio, il 63esimo anniversario dell'occupazione ingiusta di Israele sul territorio palestinese.
Non si sa ancora come faranno gli attivisti ad entrare a Gaza, data la strettissima sorveglianza ai confini da parte di Israele e la nota difficoltà ad entrare dagli altri confini.
Non si sa ancora come faranno gli attivisti ad entrare a Gaza, data la strettissima sorveglianza ai confini da parte di Israele e la nota difficoltà ad entrare dagli altri confini.
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giovedì 5 maggio 2011
Palestina: nuovo attacco di Israele
Oggi le forze israeliane hanno attaccato e distrutto 12 abitazioni e casolari di pastori palestinesi.
Al momento le case erano vuote, proprio perchè i soldati avevano messo in fuga i civili che vi abitavano.
Si tratta della terza volta in tre giorni che le Israele fa incursioni nella Striscia di Gaza.
Ecco il link http://palsolidarity.org/2011/05/18164/
Al momento le case erano vuote, proprio perchè i soldati avevano messo in fuga i civili che vi abitavano.
Si tratta della terza volta in tre giorni che le Israele fa incursioni nella Striscia di Gaza.
Ecco il link http://palsolidarity.org/2011/05/18164/
mercoledì 4 maggio 2011
Israele attacca la Palestina
Gli attacchi indiscriminati ai civili e alle loro proprietà da parte degli eserciti sono illegali in tutti i modi e nessun paese al mondo si permetterebbe mai di invadere deliberatamente un territorio vicino per attaccarlo senza una risoluzione NATO.
Tranne Israele.
Anche oggi, dopo che 48 ore fa l'esercito israeliano aveva attaccato una baracca palestinese distruggendola, le forze di Gerusalemme hanno mostrato quanto si sappiano attenere alle regolative internazionali.
Eh già, perchè poche ore fa una squadra israeliana è penetrata in territorio palestinese e ha attaccato il gregge di un pastore, uccidendogli alcune pecore.
Inutile dire che per un uomo poverissimo, come lo sono tutti gli abitanti della Striscia di Gaza, la morte anche di un solo animale può fargli patire la fame, in un Paese che resiste solo grazie agli aiuti umanitari, che pure Israele blocca in ogni modo.
Tranne Israele.
Anche oggi, dopo che 48 ore fa l'esercito israeliano aveva attaccato una baracca palestinese distruggendola, le forze di Gerusalemme hanno mostrato quanto si sappiano attenere alle regolative internazionali.
Eh già, perchè poche ore fa una squadra israeliana è penetrata in territorio palestinese e ha attaccato il gregge di un pastore, uccidendogli alcune pecore.
Inutile dire che per un uomo poverissimo, come lo sono tutti gli abitanti della Striscia di Gaza, la morte anche di un solo animale può fargli patire la fame, in un Paese che resiste solo grazie agli aiuti umanitari, che pure Israele blocca in ogni modo.
venerdì 22 aprile 2011
Palestina e ancora Palestina
Siamo in una fattoria nella striscia di Gaza, in una zona martoriata dalla guerra ma in cui la famiglia di cui sto per parlare non aveva ancora ricevuto, in 40 anni, quasi alcun danno.
Poi, un giorno, un carro armato israeliano comincia a sparare contro la fattoria, ferendo due persone e uccidendone una.
La vittima è una donna 33enne madre di cinque figli, che aveva provato con una corsa disperata fuori dall'edificio in cui si trovava di riportare in casa uno dei figli rimasto fuori al momento della sparatoria.
Il testo che segue è tratto dal blog di Arrigoni Per tutto il tempo della nostra visita di condoglianze il piccolo Nader ci chiedeva se sapevamo dove fosse la sua mamma. Nessuno dei familiari ha ancora trovato le parole adatte per spiegare a questa innocente creatura l’aberrazione di un altro massacro.
Vittorio Arrigoni
Poi, un giorno, un carro armato israeliano comincia a sparare contro la fattoria, ferendo due persone e uccidendone una.
La vittima è una donna 33enne madre di cinque figli, che aveva provato con una corsa disperata fuori dall'edificio in cui si trovava di riportare in casa uno dei figli rimasto fuori al momento della sparatoria.
Il testo che segue è tratto dal blog di Arrigoni Per tutto il tempo della nostra visita di condoglianze il piccolo Nader ci chiedeva se sapevamo dove fosse la sua mamma. Nessuno dei familiari ha ancora trovato le parole adatte per spiegare a questa innocente creatura l’aberrazione di un altro massacro.
Ma queste parole realmente esistono?
Restiamo Umani.
Allora chiediamoci un'altra cosa: quanto tempo ancora dovremo aspettare e quante vittime innocenti dovremo piangere prima di entrare in campo a fare qualcosa per fermare questo massacro?
...
Per fare qualcosa o essere semplicemente più informati vi prego di guardare qui http://palsolidarity.org/
giovedì 21 aprile 2011
Agire per la Palestina
Si, è la nuova parola d'ordine dell'attivismo politico e pacifico nel mondo.
Sì, perchè il popolo palestinese non ha una terra, non ha agricoltura, industrie, e vive solo con gli aiuti umanitari.
Sì, perchè è vero che vi sono gruppi estremisti violenti e jihadisti, ma vi sono anche poveri contadini che non possono coltivare la loro terra per paura degli spari e dei raid israeliani.
Sì, perché c'è gente, e Vittorio Arrigoni è solo l'ultimo, che è morta per questa causa solamente perché provava a cambiare qualcosa.
Ognuno di noi nel suo piccolo può agire...leggete qui per maggiori informazioni http://palsolidarity.org/ si tratta del sito dell' International solidarity movement, una associazione nonviolenta che organizza aiuti umanitari, forzatura dei blocchi commerciali imposti da Israele, ricostruzione di infrastrutture e diffusione di notizie.
Tutto per cercare di dare una mano ai profughi che vivono nel territorio della striscia di Gaza, padroni di niente, vittime di tutti.
Sì, perchè il popolo palestinese non ha una terra, non ha agricoltura, industrie, e vive solo con gli aiuti umanitari.
Sì, perchè è vero che vi sono gruppi estremisti violenti e jihadisti, ma vi sono anche poveri contadini che non possono coltivare la loro terra per paura degli spari e dei raid israeliani.
Sì, perché c'è gente, e Vittorio Arrigoni è solo l'ultimo, che è morta per questa causa solamente perché provava a cambiare qualcosa.
Ognuno di noi nel suo piccolo può agire...leggete qui per maggiori informazioni http://palsolidarity.org/ si tratta del sito dell' International solidarity movement, una associazione nonviolenta che organizza aiuti umanitari, forzatura dei blocchi commerciali imposti da Israele, ricostruzione di infrastrutture e diffusione di notizie.
Tutto per cercare di dare una mano ai profughi che vivono nel territorio della striscia di Gaza, padroni di niente, vittime di tutti.
domenica 17 aprile 2011
Vittorio Arrigoni uno di noi
http://www.youtube.com/watch?v=SblB2O7AfP4
Vittorio Arrigoni, un pacifista che ha difeso la sua opinione fino alla morte, e il suo omicidio resta un mistero per gli stessi palestinesi, che erano dalla sua parte.
Tutto ciò non fa che aiutarci a capire come ormai la striscia di Gaza sia un territorio incontrollato, dove vi sono bande numerose di nuovi estremisti, che agiscono istintivamente e senza pensare nemmeno ai vantaggi reali che possa portare un'azione ostaggistica.
Quello che i telegiornali e i giornali non ci dicono è che ogni giorno in quei luoghi la guerra continua e che una soluzione non è nemmeno lontanamente visibile all'orizzonte.
Lottiamo sempre come te, Vittorio, la tua vita dedicata alla lotta pacifica e alla difesa a oltranza dei diritti umani non può che insegnarci ad essere migliori.
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