I ribelli hanno attaccato circa 3 ore fa il sito di Bani Walid, la località nella quale Gheddafi è asserragliato in una disperata ricerca di salvezza.
Un portavoce dei ribelli ha dichiarato un'ora fa ad Al Jazeera che i soldati ancora a difesa del luogo sono circa 100, forse meno, e che i ribelli credono di ottenere la vittoria entro 24 ore.
Secondo il CNT, questa sarà una delle ultime battaglie nella Libia.
Contro la manipolazione mediatica, contro lo stretto controllo operato dai governi verso i sistemi di informazione, per raccontare, rivelare e scoprire idee e notizie. Hope in freedom, forever.
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domenica 4 settembre 2011
martedì 30 agosto 2011
Gheddafi ancora in Libia
Muammar Gheddafi è ancora in Libia, a Wani Balid, con 2 figli e una colonna di almeno 60 carri lealisti. Il mio è un appello all'Occidente: vi prego, per una volta, una sola, nel nome davvero della libertà e della democrazia, inviate truppe di terra. Mi rivolgo a tutti gli stati, vi prego, cercate solo lontanamente di immaginare cosa voglia dire per un libico che il suo ex dittatore si trova ancora nel Paese dopo la rivoluzione.
Gheddafi deve essere catturato vivo e processato per crimini contro l'umanità oltre ad altre decine di reati legati all'abuso di potere. Ma se non è possibile prenderlo vivo, allora meglio morto che libero. Indubbiamente.http://ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/08/29/visualizza_new.html_730629734.html
Questa la notizia come riportata dall' Ansa.
Gheddafi deve essere catturato vivo e processato per crimini contro l'umanità oltre ad altre decine di reati legati all'abuso di potere. Ma se non è possibile prenderlo vivo, allora meglio morto che libero. Indubbiamente.http://ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/08/29/visualizza_new.html_730629734.html
Questa la notizia come riportata dall' Ansa.
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venerdì 6 maggio 2011
L'ultimo messaggio di Bin Laden
Nel suo ultimo messaggio, che sarà diffuso a breve dai dirigenti di Al Qaida, Osama Bin Laden loda le rivoluzioni che stanno avvenendo in nord-Africa e medio-oriente.
Perchè, dicono i suoi ex collaboratori, non poteva morire senza trasmettere un messaggio di gioia a coloro che lottano per la libertà.
Perchè, dicono i suoi ex collaboratori, non poteva morire senza trasmettere un messaggio di gioia a coloro che lottano per la libertà.
mercoledì 4 maggio 2011
Le rivoluzioni del nostro tempo
Finalmente siamo ad un punto di svolta per quanto riguarda il mondo arabo.
Non siamo nemmeno lontanamente capaci di accorgerci di quanto importanti siano queste rivoluzioni contro i dittatori e di quanto siamo fortunati a viverle nella nostra epoca.
Per decenni non abbiamo neanche saputo che esistessero tanti e tali signori di schiavi, perché questo sono, nel mondo arabo, perché siamo sempre vissuti in una bolla di vetro noi occidentali e mai ci siamo curati, se non in Afghanistan e Iraq, di addentrarci nelle profonde viscere del medio-Oriente e del nord-Africa. O perlomeno loro si trovavano in una campana di vetro, con i rispettivi bastardi al governo che guardavano quasi con occhio di sfida le potenze dell'occidente, consapevoli di poter fare nel proprio Paese ciò che volevano.
E ora finalmente il popolo si sveglia, non più piatto ma tempesta, forte e violento si scaglia contro gli scogli della dittatura, e a poco a poco li corrode, fino a consumarli del tutto e a seppellirli sotto una marea di diritti e libertà.
martedì 3 maggio 2011
Siria: 1000 arresti in 2 giorni
In Siria in questi due giorni polizia e militari hanno arrestato oltre mille persone. È il bilancio delle azioni di un governo tirannico e dispotico, corrotto e instabile, che adesso sta finalmente subendo il potentissimo urto della rivoluzione portata avanti dalle nuove generazioni. Ormai la Siria può fare solo due cose: continuare a sparare sulle folle e incarcerare i manifestanti, oppure istituire un governo democratico e passare di mano il potere ai giovani, che desiderano così tanto dei cambiamenti che ormai non temono nemmeno più la morte, e sfidano sfrontati i fucili dei soldati.
domenica 1 maggio 2011
Siria: i blogger portano avanti la rivoluzione
Sono i blogger, gli utenti di facebook e twitter, tutti giovani o giovanissimi, quelli che in Siria comandano le folle e esportano le notizie all'estero.
Tra i blogger più attivi ricordiamo Ammar Abdulhamid, 45 anni e due figli, che vive a Damasco ed è un difensore dei diritti umani, e Wissam Tarif, 35 anni, che ha sfidato il Governo intero decidendo di uscire dall'anonimato in cui di solito agiscono i blogger. Ecco il sito di Tarif http://www.insanintl.com/page-7-.html
Tra i blogger più attivi ricordiamo Ammar Abdulhamid, 45 anni e due figli, che vive a Damasco ed è un difensore dei diritti umani, e Wissam Tarif, 35 anni, che ha sfidato il Governo intero decidendo di uscire dall'anonimato in cui di solito agiscono i blogger. Ecco il sito di Tarif http://www.insanintl.com/page-7-.html
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