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domenica 4 settembre 2011

Libia: in questo momento i combattimenti finali

I ribelli hanno attaccato circa 3 ore fa il sito di Bani Walid, la località nella quale Gheddafi è asserragliato in una disperata ricerca di salvezza.
Un portavoce dei ribelli ha dichiarato un'ora fa ad Al Jazeera che i soldati ancora a difesa del luogo sono circa 100, forse meno, e che i ribelli credono di ottenere la vittoria entro 24 ore.
Secondo il CNT, questa sarà una delle ultime battaglie nella Libia.

sabato 3 settembre 2011

Libia: imminente attacco decisivo dei ribelli

Un portavoce dei ribelli ha dichiarato 25 minuti fa che si sta organizzando un massiccio attacco a Bani Walid, città dove è asserragliato il rais con circa 20000 combattenti dalla sua. Il portavoce dei ribelli ha inoltre dichiarato l'intenzione di prendere la città entro poche ore.
http://blogs.aljazeera.net/liveblog/Libya Qui la notizia direttamente dal blog di uno dei corrispondenti di Al Jazeera, in inglese.

giovedì 1 settembre 2011

Libya: rebels' declaration

About a few hours ago rebels have said security will be guarantee for Saadi if he surrenders.
Saadi said 1 hour before the declaration he had the authorisation from his father to talk to NTC to stop civil war in Libya.

mercoledì 31 agosto 2011

Libia, nuovo attacco dei ribelli

I ribelli hanno risposto alle dichiarazioni di Saadi Gheddafi ( figlio del dittatore), il quale aveva dichiarato di avere ancora 20000 soldati lealisti a sua disposizione, bombardando una colonna di mezzi motorizzati e veicoli da guerra di forze fedeli al rais.
I soldati lealisti ora sono circa 20000 e sono asserragliati in 3 zone della Libia: Sirte, Bani Walid e Sabha.
Il principale attacco dei ribelli si sta ora svolgendo a Sirte, città di importanza simbolica per il regime in quanto paese natale di Gheddafi.
In ogni caso i ribelli sono nettamente superiori in numero e in logistica, grazie al supporto aereo e strategico effettuato dalla NATO.
http://aljazeera.com/news/africa/2011/08/201183113850542486.html

martedì 30 agosto 2011

Gheddafi ancora in Libia

Muammar Gheddafi è ancora in Libia, a Wani Balid, con 2 figli e una colonna di almeno 60 carri lealisti. Il mio è un appello all'Occidente: vi prego, per una volta, una sola, nel nome davvero della libertà e della democrazia, inviate truppe di terra. Mi rivolgo a tutti gli stati, vi prego, cercate solo lontanamente di immaginare cosa voglia dire per un libico che il suo ex dittatore si trova ancora nel Paese dopo la rivoluzione.
Gheddafi deve essere catturato vivo e processato per crimini contro l'umanità oltre ad altre decine di reati legati all'abuso di potere. Ma se non è possibile prenderlo vivo, allora meglio morto che libero. Indubbiamente.http://ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/08/29/visualizza_new.html_730629734.html
Questa la notizia come riportata dall' Ansa.

martedì 10 maggio 2011

Libia: rivolte a Tripoli

Anche a Tripoli comincia a sentirsi con forza la voglia di libertà dei libici, con diverse bandiere sparse per la città e un corteo di migliaia di ribelli in marcia verso la città.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/05/10/visualizza_new.html_871816761.html secondo l'ANSA stanno anche defezionando diversi esponenti delle forze di Gheddafi, che passano dalla parte dei ribelli.

lunedì 9 maggio 2011

Ribelli: Italia ci darà le armi

"Terrore. Paura. La gente ha paura ogni momento della giornata, non importa quanti anni abbiano. E' come fosse un film horror", 
Sono le parole di un sopravvissuto di Misurata.
E adesso l'Italia sembra sul punto di entrare in scena con più forza in questa guerra, con la vendita di armi agli insorti. A dirlo è stato un portavoce dei ribelli, ma Frattini ha subito chiarito che saranno vendute solo attrezzature di difesa, non armi.
Vedremo tra qualche giorno come si evolverà la situazione. Aspettiamo che muoia qualche altro libico, insomma.

domenica 1 maggio 2011

Si combatte al confine tra Libia e Tunisia

La zona di Dehiba, un crocevia al confine con la Tunisia molto importante per Gheddafi, è divenuta teatro di un cruento scontro tra i ribelli, aiutati da massicce folle tunisine, e le truppe del rais. Dehiba fin dall'inizio della guerra civile rappresenta la principale porta per i ribelli per accedere alla Tunisia e agli aiuti umanitari che passano di lì.
Una settimana fa le forze della rivoluzione avevano conquistato il crocevia e cacciato i soldati del colonnello, che però sono tornati all'attacco tra 2 giorni fa, con truppe di terra, cecchini e razzi. Solamente nella giornata di ieri testimoni oculari parlano di 80 razzi lanciati contro le postazioni ribelli nella città.
Ecco la notizia in inglese di Al Jazeera http://english.aljazeera.net/news/africa/2011/04/201142815329302425.html

lunedì 18 aprile 2011

Siria: funerali dei ribelli uccisi

Centinaia di persone assistono ai funerali dei protestanti che oggi sono stati sparati dall'esercito siriaco perchè scesi in piazza a manifestare per i loro diritti.
La manifestazione di oggi era nata sull'onda delle proteste cominciate 1 mese fa a Damasco.
Non si sa ancora per quanto tempo i governi corrotti e assolutistici di questi paesi continueranno a scegliere di uccidere le proprie genti piuttosto che accettare il fatto che un popolo ha diritto a un governo giusto ed eletto democraticamente.
Ma un giorno finiranno i proiettili...

Qui la notizia originale, direttamente dal sito di Al Jazeera (ancora non è uscita in italiano) http://english.aljazeera.net/news/middleeast/2011/04/201141813455655509.html